martedì 17 settembre 2013

Costa la Concordia



La Concordia è venuta a galla. Aspettiamo che lo faccia anche la verità sull'incidente.

600 milioni di euro raddrizzerebbero anche i casi disperati.

Costava meno ruotare l'Isola del Giglio.

Riemerge la Concordia... ma... ma quello è Di Caprio!

La nave sarà smantellata. O diventerà il nuovo centro di accoglienza a Lampedusa.

Intanto resterà al Giglio fino alla prossima primavera. Per deturpare a pieno regime.

L'Italia ritrova l'orgoglio. Il mondo ci ammira. Diamo a Schettino quel che è di Schettino.

Tutti a dire: "Concordia metafora dell'Italia". Infatti, saranno entrambe rottamate.

Per il Giglio una pubblicità mondiale. Ressa tra le isole italiane per accaparrarsi il prossimo naufragio.

Parbuckling. Dopo il curling, si profila una nuova disciplina olimpica.

Tg italiani monopolizzati dalla notizia. Necessaria rotazione dell'informazione.

Venti mesi di preparazione. Venti ore per la rotazione. Venti anni che non cambia nulla.

Alfano: "Voteremo contro la decadenza della Concordia".

Renzi: "Asfalteremo il mare".


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giovedì 29 agosto 2013

Imu sbianchettata



Abolita l'Imu. Esulta Josefa Idem.

Ici, Imu, Service Tax. L'evoluzione della specie.

È solo un cambio di nome. Che conferma la nomea sui governi.

Letta: "Un grande passo avanti per il governo". E un piccolo balzo nella farsa per gli italiani.

Alfano: "La parola Imu scomparirà dal vocabolario". Deve far posto a "pitonessa".

"Il mancato gettito sarà compensato con tagli virtuosi". Basta con tutta quest'acqua dai rubinetti.

La verità è che non c'è copertura. A meno di non stendere un velo pietoso.

Il premier: "La service tax non è un'Imu camuffata". È un'Imu raddoppiata.

Adesso sì che il governo durerà. E questa è la peggior tassa.

La service tax si chiamerà Taser e si dividerà in Tari e Tasi. Il nuovo duo di Zelig.

La cancellazione dell'Imu è una vittoria del Pdl. Il Pd: "È che ci piace vederli felici".

Abolizione della service tax. Berlusconi prepara la prossima campagna elettorale.

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mercoledì 24 luglio 2013

A loro il re, a noi il reo.


Il royal baby è un maschio. Berlusconi: "Uffa".

Alla nascita già supera in altezza Brunetta.

E ovviamente è già in grado di battere Gasparri a tressette.

Il nome del neonato verrà reso noto a tempo debito. In Italia sarebbe già noto il suo debito.

Un giorno sarà re. In Italia diventerebbe reo.

È il terzo in linea di successione. Quindi è messo molto meglio di Renzi.

Tripudio in tutto il mondo. La Hunziker: "E questo è niente".

La famiglia reale ha scelto una governante italiana. Al contrario degli italiani, che non possono scegliere neanche i propri governanti.

Kate ha partorito in una clinica da 6.000 euro a notte. Come travaglio sarebbe bastato questo.

Letta: "Aboliremo il finanziamento pubblico ai partoriti".

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martedì 25 giugno 2013

Ruby, Berlusconi condannato. A governare ancora.


Berlusconi condannato a 7 anni. Gli italiani condannati a tenerselo a vita.

Condannato a sette anni. Panico tra i tibetani.

La difesa: Ruby era maggiorenne. Resta il dubbio su Silvio.

E comunque Ruby non si prostituiva. Rubava il cuore.

Il Cavaliere: "Ero convinto che mi assolvessero". A quello, come sempre, provvederanno gli elettori.

Sette anni. Basta una svista sulla tastiera e diventano sette nani.

Sette ore di camera di consiglio. Una volta erano sette ore in camera col presidente del consiglio.

Interdizione perpetua dai pubblici uffici. In pratica non gli cambia niente.

Berlusconi: "Vogliono eliminarmi dalla politica italiana". Sfonderà all'estero.

Boccassini aveva chiesto 6 anni. Ma Silvio ci teneva al settennato.

Davanti al Palazzo di Giustizia protestano i parlamentari. Del Pd.

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giovedì 20 giugno 2013

Josefa Idem, l'Ici non pagata è la medaglia più bella.


Quando Josefa era innamorata di Bersani

Pare che Josefa Idem non abbia pagato l'Ici dal 2008 al 2011. Medaglia d'oro, faccia di bronzo.

È un'atleta tedesca naturalizzata italiana. Si era capito.

La linea difensiva è: se gli italiani fanno così, io Idem.

Del resto, è ministro per le Pari Opportunità.

E soprattutto, è ministro senza portafoglio.

Evadere le tasse è molto in voga. Figuriamoci per una canoista.

Una palestra dichiarata come prima abitazione. E il kayak era censito come zattera.

Certo che questi ispettori fiscali sempre a remare contro.

Josefa promette di sanare le irregolarità. Restituirà i titoli mondiali.

I leghisti: "Deve dimettersi". Qualcuno gli spieghi che non è la Kyenge.


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mercoledì 19 giugno 2013

Movimento 5 Stelle primo partito. A scendere sotto zero alle elezioni.


Non chiamateli grillini. Dopo la manifestazione contro se stessi davanti a Montecitorio, diventano i grullini.

Esponevano cartelli tipo: "L'onestà andrà di moda". Ma costerà cara.

Un modo per guadagnare voti ci sarebbe: espellere Crimi.

Ancora non si sono spaccati, ma quanto hanno rotto.

Per ribadire la serietà, il nuovo capogruppo al Senato si chiama Morra.

Falchi all'attacco della senatrice ribelle Gambaro. Non sapevo che la mitica Anna fosse dei 5 Stelle.

Il deputato Di Stefano alla collega dissidente Pinna: "Una Cosette dei Miserabili disoccupata che viveva con i genitori a Quartuccio Cagliari". Imbarazzo del PD: questi si insultano meglio di noi.

Certo che ti chiami Pinna e fai parte di un movimento basato sulla Rete.

Il senatore Buccarella: "Gambaro deve fare un passo indietro".

Il capogruppo Morra: "Siamo la punta di diamante dei cittadini". Occhio a dove la mettete.

Sicura anche l'espulsione della Lombardi: a casa aveva un DVD tarocco di Grillo.

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lunedì 17 giugno 2013

Decreto del fare? Decreto del dire! Il governo Letta sforna 80 articoli con l'elenco di promesse più lungo dell'Occidente. Prima di leggerlo tutto saremo già fritti.

Onda anomala

Fermi tutti! Se state facendo le valigie per le vacanze (chi ancora può permettersele) non dimenticate la lettura d'obbligo dell'estate: Il Decreto del Fare. Un giallo-fantasy che trascinerà il lettore in un labirinto di enigmi e misteri, fino allo shock finale: tutta la vicenda narrata è pura illusione.

Se l'obiettivo del governo Letta era semplificare la vita a famiglie e imprese, ecco dunque il documento più snello del mondo: 80 articoli di stupendo burocratese e una valanga di commi che produrranno tanti benefici quanti sono i cittadini che riusciranno a leggerlo e capirlo.

Per dedicarsi all'ingrato compito, le imprese dovranno bloccare la produzione per settimane, i professionisti chiudere gli studi, gli operai dei cantieri fermarsi, i cittadini inchiodarsi sotto l'ombrellone con il testo del decreto, che a confronto i rompicapo della Settimana Enigmistica saranno acqua fresca.

Ma soprattutto, per diventare legge, il malloppo di buoni propositi dovrà essere valutato e approvato dai parlamentari. E allora diventerà il decreto del fare notte.


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giovedì 13 giugno 2013

Altro che Fori Imperiali! Ignazio Marino vuole pedonalizzare il Raccordo Anulare. Un magnifico boulevard di 70 km intorno alla Capitale!


Tutti a passeggiare sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Ignazio Marino, il sindaco con i piedi per terra quando non li ha sui pedali, mette da parte il bisturi e agguanta l'ascia per abbattere il traffico della Capitale.

Pedonalizzare il GRA. Che idea da Cesare: una firmetta su un'ordinanza e d'improvviso due carreggiate di 68 km, percorse da 58 milioni di veicoli all'anno (in pratica tutta la popolazione italiana) diventano il paradiso delle camminate.

Altro che Fori Imperiali e Colosseo! Quello è lo specchietto per le allodole. Mentre tutti concentrano l'attenzione su 500 metri di strada chiusi al traffico, zac!, eccoti Marino che mette i sigilli al raccordo e ci pianta subito un centinaio di rent-a-bike.

Occhio alle date: se la chiusura di via dei Fori avverrà il 15 agosto, per blindare il GRA il perfido Ignazione ha scelto l'11 settembre 2013, quando riapriranno tutte le scuole della Capitale.

L'11 settembre! Non poteva esserci data migliore per entrare nella Storia. Quella mattina i milioni di romani che ogni giorno si avventurano in strada con l'unico obiettivo di arrivare vivi al lavoro, troveranno sbarrate le rampe di accesso al Grande Raccordo. Sarà la fine.

E invece è solo l'inizio. Passo dopo passo, è il caso di dirlo, il Marinone nazionale vuole pedonalizzare mezza città. Sarà garantita, però, una "zona automobilisti", un po' come al ristorante c'è la sala fumatori. È giusto - ha pensato il lungimirante Moser del terzo millennio - che piloti e centauri abbiano un'area tutta loro per sfogarsi. Si sta pensando a Piazza Navona.

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venerdì 7 giugno 2013

Batteva per Berlusconi. Chi? Il cuore della Minetti! D'Alema insorge: "L'unico innamorato di Silvio sono io!"

Una celebre foto: D'Alema cade dalla bocca di Nicole Minetti

Gli si sono rizzati i baffi, a Massimo D'Alema, quando ha sentito che Nicole Minetti si è accreditata come amante prediletta di Berlusconi. L'ex consigliera regionale ha rivelato al processo Ruby di aver avuto una relazione esclusiva con Silvio. Insomma, fu amore veuro!

Quale oltraggio per Baffino! Proprio ora che non aveva più rivali nel contendersi l'affetto del Cavaliere. Lui, che ha vinto il confronto a distanza persino con Veronica Lario, riuscendo a spodestarla dal cuore di Silvio, ora dovrebbe cedere il primato a una esperta di salute orale e passare come un amante di rincalzo? Giammai!

Cara Minetti, tu con Silvio puoi fare tutte le acrobazie di questo mondo e mostrare il petto più florido dell'Occidente, ma non puoi nulla contro l'unica vera fidanzata di Berlusconi.

Quello è un legame che resiste nei secoli. Lo sai che tra un po' Silvio e Max festeggeranno le nozze d'argento?

Mettiti l'anima in pace, ingenua Nicole. L'amore si conquista giorno per giorno, anno per anno, silenziosamente e senza ostentazione. Hai mai visto Baffino esibirsi in un ballo sexy vestito da suora?

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giovedì 6 giugno 2013

Riforma ad personcinam! Il semipresidenzialismo è tutta una manovra per collocare Brunetta sul Colle più alto. Quando si dice avere la Costituzione giusta!

Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna

Renato Brunetta presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo italiano. Ecco l'obiettivo attorno al quale ruota la riforma della legge elettorale e della Carta costituzionale.

Perché mai arrovellarsi attorno al semipresidenzialismo se non per ritagliare su misura un ruolo di prestigio all'infaticabile capogruppo dei deputati Pdl? Non ha preso il Nobel? E allora lo mettiamo sul Colle più alto!

Altro che Berlusconi. Il povero Silvio era apparentemente l'utilizzatore finale della futura legge elettorale e molti temevano un suo sbarco al Quirinale a furor di popolo.

Ma con il sistema semipresidenziale il candidato che primeggia su tutti è Brunetta: un politico che da anni ha a cuore la crescita del Paese, che non accetta le mezze misure e malvolentieri si ridurrebbe a un ruolo di secondo piano nella vita politica italiana.

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mercoledì 5 giugno 2013

I veleni dell'Ilva in vendita al banco frigo! Genialata del commissario Bondi: burrata alla diossina e ricotta con scaglie di piombo. Se proprio si deve crepare, almeno facciamoci un business!

Ma a molti politici non importa un tubo

Formaggi freschi all'arsenico, tenera mozzarella a base di benzene, yogurt magro al diossido di azoto e latte ad alta digeribilità insaporito con mercurio. Stanno per arrivare nei negozi le nuove prelibatezze a marchio Ilva.

Qualcuno deve aver detto al neocommissario Enrico Bondi di replicare con l'Ilva quello che ha fatto con Parmalat. E lui ha eseguito alla lettera, lanciando una nuova linea di prodotti a base di latte: visto che a Taranto aria, terra e acqua sono contaminati dai veleni, tanto vale farne un business da esportazione.

Un colpo di genio: invece di essere sversate nel terreno o liberate nell'atmosfera, le sostanze inquinanti saranno racchiuse in barattoli, cartoni, vasetti e utilizzate per la preparazione di tutti i prodotti lattiero-caseari.

Da Taranto le primizie Ilva raggiungeranno i mercati internazionali e i consumatori di mezzo mondo potranno deliziarsi con i sapori e gli ingredienti che i tarantini - beati loro - apprezzano da molti anni.

Sui nastri trasportatori c'è già il primo attesissimo prodotto di stagione. È un gelato, si chiama Cono Blu e non è al gusto Puffo ma contiene un mix segreto di polveri che solo un altoforno può sprigionare. Alla salute!

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martedì 4 giugno 2013

Renzi rottamato per sempre! L'endorsement di Briatore spedisce Matteo dritto dallo sfasciacarrozze. Se l'Italia del futuro deve passare dal Billionaire, allora aridatece Pomicino!

E adesso?

Dopo l'ultima cena leonardesca, l'ultimo pranzo renziano. Attorno a un tavolo del lussuoso Four Seasons di Firenze, Renzi ha compiuto il grande passo per lanciarsi tra i grandi della Terra: ricevere l'endorsement di Flavio Briatore, quello che ha venduto il Billionaire forse perché gli sembrava troppo proletario.

A Matteo serviva l'imprimatur finale per accreditarsi come premier del terzo millennio. Poteva semplicemente farsi incoronare da Obama o incassare la fiducia di Draghi! Ma lui puntava al top.

Ora sarà impossibile non votarlo alle prossime elezioni, dopo che ha superato l'esame dell'imprenditore più idolatrato della tv, quello che su Sky era il guru del programma "The Apprentice" ed eliminava gli aspiranti manager con l'indice teso, pronunciando la sentenza "Enrico, sei fuori! Chiara sei fuori!".

"Matteo, sei dentro, dentrissimo" deve invece aver detto a Renzi, mettendolo in pole position nel Gran Premio per conquistare Palazzo Chigi.

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lunedì 3 giugno 2013

2076: odissea nell'ospizio! Secondo la Cgil i disoccupati italiani troveranno lavoro tra 63 anni, quando un neonato di oggi avrà l'età di Epifani. E vai con l'ibernazione!

Un gruppo di laureati italiani

Boom di richieste di ibernazione da parte dei milioni di disoccupati italiani. Da quando Nostradamus-Cgil ha tranquillizzato tutti dicendo che dal 2014 ci vorranno 63 lunghi anni per recuperare i posti di lavoro bruciati dalla crisi, i senza stipendio hanno invaso ospedali e centri di ricerca per sapere se e come possono farsi ibernare.

Ma vogliamo scherzare? Rivedremo prima la cometa di Halley nel 2061 che non un tasso di occupazione decente.

Mica il disoccupato può mandare curriculum a vuoto per oltre mezzo secolo. Oppure incatenarsi davanti ai ministeri o frequentare una dozzina di master in attesa del miracolo.

Se il paese è in letargo, andiamoci sul serio in letargo!

Per il giovane che non trova lavoro, quindi, è molto meglio non sprecare i soldi dei suoi genitori comprando una casa che poi non potrebbe mai mantenere causa mutuo, tasse e balzelli: conviene investire l'ultimo gruzzolo disponibile per farsi congelare fino al 2076. Insomma, se la previsione è glaciale, sarà glaciale anche la soluzione.

Sai che goduria, dormire sereni per decenni e poi, al risveglio, ricevere proposte di lavoro a raffica che neanche un Nobel. E poi si farebbe giusto in tempo a vedere la fine del processo Ruby o la prima vittoria del Partito Democratico.

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venerdì 31 maggio 2013

Letta tagliatore. Sì, di teste! In subbuglio i 180 dipendenti del PD dopo la pseudo-abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Poi il sollievo: "Il PD è un guazzabuglio, mica un partito!"


Cento di questi giorni

Sembrava che Enrico Letta fosse diventato il boia del Partito democratico. Cancellare i rimborsi ai partiti e sostituirli con un sistema di finanziamento basato sulle contribuzioni volontarie significava mandare per strada quasi 200 dipendenti del PD.

Apriti cielo: in un colpo solo crei 180 disoccupati e calpesti i pochi italiani che hanno ancora un motivo per votare i Dem. Cassa integrazione, contratti di solidarietà, lo spettro del licenziamento: gli stipendiati democratici sudavano freddo e già stavano scegliendo il tetto più bello di Roma, tipo roof garden extralusso con piscina e lunch buffet, per accamparsi lassù in segno di protesta.

Poi l'illuminazione! Ma cosa cacchio c'entra il PD con i partiti? Mica il Consiglio dei ministri ha abolito il finanziamento pubblico ai Guazzabugli o alle Accozzaglie?

E allora dorma sonni tranquilli la forza lavoro del Partito democratico. L'obiettivo così tenacemente perseguito in questi anni, cioè trasformare il PD in un organismo informe senza capo né coda, era in realtà una grandiosa strategia per schivare la mannaia della legge.

Onore e merito alla lungimirante vision dei suoi dirigenti.

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mercoledì 29 maggio 2013

Tutti gli altri ne han 31. No, solo lei! Con i suoi voti alle comunali Cicciolina diventa decisiva per la corsa a sindaco di Roma. Marino e Alemanno si lanciano alla conquista della ex pornostar.

Cchiù PLI per tutti

È caccia ai 31 romani che al primo turno delle amministrative hanno votato Cicciolina.

Ignazio Marino e Gianni Alemanno, dietro le profferte di facciata agli elettori di De Vito e Marchini, in realtà puntano a vincere il ballottaggio conquistando la granitica base di aficionados che ha sostenuto Ilona Staller.

Chi sono questi imperituri cicciolini e dove si annidano? Vogliono mandare i politici a casa o nelle case chiuse? Pensano che gli incontri in streaming siano una pratica sessuale? Per loro la trasparenza è quella degli abiti osé? Sono favorevoli all'IMU, credendo sia l'acronimo di "Intanto Montiamone Una", e non parliamo certo di cucine Ikea?

Sicuramente il loro non è un voto di castità.

Ora tutti pendono dalle labbra di Cicciolina. Con chi si schiererà, per chi farà l'endorsement?

Non resta che battere. L'astensionismo.

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martedì 28 maggio 2013

Cade il birillo Grillo. Dopo le amministrative il popolo dei 5 Stelle in Movimento verso l'oblio. Beppe è diventato l'inceneritore di se stesso. Ora basta con la Rete, tutti in tv con il mago Otelma!

Adesso dovrà indossarlo per la vergogna

Beppe Grillo sta per chiudere il blog. A casa ha già disdetto il contratto per l'Adsl, con gran disappunto dei suoi figli, che almeno su Facebook volevano andarci.

Ormai è deciso, se la Rete serve a dimezzare i voti (in attesa di dimezzare le buste paga degli onorevoli grillini), allora si torna all'antico: volantino selvaggio, porta a porta che neanche Geova in persona, braciolate con i militanti e talk show a rotta di collo, fosse anche un faccia a faccia con il mago Otelma.

Adesso l'ex comico come glielo dice a Casaleggio che un mese fa i 5 Stelle avevano in pugno il governo, il Quirinale, il Paese e adesso sono in Movimento verso l'oblio?

È il destino beffardo di chi non voleva gli inceneritori e alla fine ci sta finendo dentro.

La parola d'ordine era: zero alleanze, zero compromessi, zero concessioni. Di fatto siamo a zero leggi, zero umiltà e presto zero voti.

Mannaggia lo streaming, mannaggia. Sta mania della trasparenza sta portando all'evanescenza. E le quirinarie on line? La Gabanelli ha ringraziato facendo una bella puntata di Report sui pentastellati. Per cui, se tanto mi dà tanto, Rodotà è in procinto di intentare una mega causa al M5S per risarcimento danni.

Grillo sta rovistando nell'armadio per trovare il suo celebre giubbotto da alieno, quello che copre anche la faccia. Stavolta serve davvero per non farsi vedere in giro.

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mercoledì 15 maggio 2013

È lungo più di un metro e si piega in sei! La sudata i romani non se la faranno al mare ma al seggio per maneggiare il maxi lenzuolo elettorale.

Uno dei due è candidato sindaco

Allarme elezioni a Roma. Con 19 candidati a sindaco e 40 liste la scheda elettorale per il Campidoglio s’è ingrossata fino a diventare un lenzuolo lungo 1 metro e 20 centimetri, cioè quasi l’altezza di Alemanno.

Si preparino i romani alle contorsioni dentro la cabina elettorale per addomesticare un mostro cartaceo che sarebbe più utile per apparecchiare un pic-nic o per coprirsi durante il pisolino pomeridiano.

Sei facciate da ripiegare correttamente saranno un osso duro anche per i geni che riescono a fare per intero il cubo di Rubik e già prevediamo le imprecazioni di chi si troverà intrappolato in questo rompicapo manuale invece di godersi una mattinata al mare. Poi nessuno si lamenti se cresce l’astensionismo!

Ma soprattutto, come faranno gli elettori a maneggiare la scheda con una sola mano, visto che con l’altra dovranno turarsi il naso?

Intanto conviene iniziare a orientarsi, per capire dove saranno i simboli sulle schede. Ecco l’ordine numerico sorteggiato:

1) Edoardo De Blasio. 2) Sandro Medici. 3) Armando Mantuano. 4) Alfonso Luigi Marra. 5) Valerio De Masi. 6) Stefano Tersigni. 7) Alessandro Bianchi . 8) Gerardo Valentini. 9) Luca Romagnoli. 10) Fabrizio Verduchi. 11) Giovanni Alemanno. 12) Matteo Corsini. 13) Angelo Novellino. 14) Marcello De Vito. 15) Giovanni Palladino. 16) Ignazio Marino. 17) Gianguido Saletnich. 18) Alfio Marchini. 19) Simone Di Stefano.

martedì 14 maggio 2013

Rifugiatevi pure nella toilette, politici infingardi! Non sfuggirete agli elettori che vi inseguono in strada impugnando i forconi del terzo millennio: Costituzione e Codice Penale.

Un'arma batteriologica: la copia originale della Costituzione

È un'escalation. Dopo la sparatoria di Preiti e le picconate di Kabobo, la rabbia dei cittadini sta esplodendo nelle forme più imprevedibili.

Stavolta l'attacco prende di mira direttamente la Casta: in diverse città d'Italia si registrano agguati ai politici a suon di Costituzione, Codice Civile e Codice Penale.

Proprio così, gruppi organizzati di elettori accerchiano i politici per strada e li colpiscono con l'arma per loro più letale: la pacifica lettura delle leggi fondamentali dello Stato e delle norme che regolano il funzionamento della società. Per i nostri governanti è scattato il terrore.

Davanti a Palazzo Chigi un ministro è stato rincorso da una scolaresca che recitava a memoria la parte del codice penale sui delitti contro la pubblica amministrazione.

A Roma un deputato si è rinchiuso nella toilette di un bar per sfuggire a una famiglia che brandiva pericolosamente i Diritti fondamentali del consumatore.

A Milano un'ambulanza ha dovuto soccorrere un consigliere comunale colpito da malore dopo aver aperto una busta sospetta: dentro c'era una copia rilegata della Costituzione.

lunedì 13 maggio 2013

Epifani eletto segretario perché ha la patente nautica per traghettare il PD. Sì, verso l'abisso! Tanto valeva nominare capitan Schettino.

Una recente immagine del Partito Democratico

Piange e si dispera, Francesco Schettino, perché se si doveva traghettare il Partito Democratico verso il naufragio, il posto di segretario spettava a lui, che di spiaggiamento di pachidermi è il re assoluto.

No, caro Schettino, l'assemblea del PD cercava un vero professionista. Tu hai il difetto di lasciare il lavoro a metà, perché fai schiantare una signora nave come la Costa Concordia, ma poi la lasci lì a galleggiare.

Il PD, invece, punta all'inabissamento completo e ha fatto una severa selezione di candidati per nominare segretario un ex leader Cgil che, tanto per dire, si è laureato in Filosofia con una tesi sull'anarchica e rivoluzionaria russa Anna Kuliscioff.

Si preparino i palombari per il recupero del relitto.

venerdì 10 maggio 2013

Dopo Mentana che lascia Twitter per i troppi insulti, anche Giuliano Ferrara potrebbe mollare, ma perché ne riceve pochi!

Scoop uccellesco! Stai a vedere che @ferrarailgrasso rischia di svolazzare via (ossimoro!) da Twitter causa scarsità di offese, delle quali è un ottimo incassatore e, se vuole, un sublime emettitore.

Chicco Mentana, non riuscendo più a surfare sulle invettive, ha abdicato:




Invece il dio Elefante con gli insulti ci si sollazza, se no che diamine cinguetta a fare? Del resto le sue ultime sortite su Andreotti e mafia qualche saporito battibecco glielo hanno procurato.

Stipendio stupendo! Guarda come ti arrivo a fine mese: una bella busta paga grillina a dimostrazione che il vaffa rende eccome.

Lo stipendio della deputata Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle. L'ha pubblicato lei stessa sul suo blog: osservare bene, prego, le diverse voci e soprattutto il confortante netto mensile. La parlamentare ha fatto anche una promessa. La trovate più in basso, dopo aver spulciato la busta paga.




Roberta Lombardi ha garantito le seguenti sforbiciate alla sua retribuzione: 

Indennità parlamentare: rinuncio alla differenza con i 5000 euro lordi (5.435 euro). La differenza verrà restituita. 
Diaria: documentazione di tutte le spese a piè di lista, anziché il forfait di 3500 euro previsto. Quanto non documentato verrà restituito. 
Rimborso spese per esercizio del mandato (ovvero cosiddetti portaborse e consulenze): intera documentazione spese anziché il 50% come previsto. Quanto eventualmente non speso, verrà restituito. 
Spese trasporto e viaggio: rinuncio ai rimborsi taxi pari a 3323,70 euro netti liquidati trimestralmente. 
Spese telefoniche: rinuncio a 3100 euro circa su base annua. 
Assistenza sanitaria: non è possibile rinunciarvi. 
Indennità fine mandato (in busta paga indicato come Fondo Solidarietà): non è possibile rinunciarvi. Ma lo restituirò a fine mandato.

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