mercoledì 27 agosto 2008

Scorra copioso il sangue casereccio

Uno torna dalle vacanze e cosa trova sui giornali? La crisi internazionale innescata dalla Russia e la strage degli indù ai danni dei cattolici in India. Ma che noia è questa! E dove sono i delitti estivi di cui i talk-show devono nutrirsi? Vespa e Mentana saranno alla canna del gas se entro pochi giorni qualche psicopatico non offrirà loro su un piatto d'argento la carneficina con cui inaugurare la stagione.

Li vedo mentre implorano gli Dei affinché ci sia un Cogne, un Garlasco, una Perugia, un'Erba, perfino un'Olgiata, insomma una qualche Erika e Omar, un Pietro Maso, una Meredith che si faccia ammazzare o una Emanuela Orlandi che si faccia rapire.

Se proprio nessuno vuol spargere sangue, che almeno l'Olimpo resusciti il mostro di Firenze, risvegli Unabomber, ricostituisca la banda della Uno Bianca o della Punto Gialla o della Duna Marrone.

E se non bastasse, allora le Divinità Onnipotenti riaprano il caso Ustica, s'inventino qualunque cosa, dicano che ad avvelenare Sindona è stato Don Lurio e che Cesare non fu pugnalato ma venne ucciso da sua madre con un mestolo.

Solo allora negli studi televisivi risuonerà fragoroso un sospiro di sollievo. Perché il sangue di Ossezia, Abkhazia e India non ha lo stesso squisito sapore di quello casereccio.

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giovedì 7 agosto 2008

Io boicotto l'Italia

I soliti, noi italiani. Discutiamo se boicottare le Olimpiadi in Cina per la violazione dei diritti umani, quando dovremmo prima boicottare noi stessi per la costante violazione delle regole, l'abitudine alla illegalità, l'inesistenza di senso civico, l'uso minimale del cervello, l'inconcludenza delle azioni, la cialtronaggine delle classi dirigenti, lo sperpero di talento. E ci metto anche l'attitudine alla polemica inutile, qui ben esemplificata.

Quindi io boicotto l'Italia e vado all'estero. Per vacanza, ma boicotto.

Ci vediamo a fine agosto.
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