mercoledì 29 novembre 2006

Silvio e Walter: la gara degli infermi

Non credo alla genuinità del malore di Silvio, come non credevo al genuino ricovero di Walter alla vigilia delle elezioni a Roma.

La figura del politico infermo è ormai destinata ad imperversare. Dopo l'immagine da libro Cuore di Veltroni con un penoso pigiama sbracato nella sua stanzetta d'ospedale, abbiamo il video dell'Unto che viene sorretto e portato via come in una Pietà michelangiolesca.

I calcoli renali di Walter si imbizzarrirono CASUALMENTE poche ore prima del voto, il cuoricino di Silvio ha fatto le bizze CASUALMENTE a pochi giorni dalla manifestazione del 2 dicembre e, ancor più CASUALMENTE, mentre il suo medico personale, Scapagnini, era lì in prima fila.

La tattica dell'infermo invaderà l'Europa e il Mondo alla vigilia di ogni elezione. Ségolène Royal sarà colpita da un inspiegabile prolasso uterino durante l'ultimo duello televisivo, Hillary Clinton vomiterà sangue dal palco della convention Democratica, Pinochet farà un clamoroso rientro con una spettacolare tromboangioite obliterante.

La corsa allo scranno diventerà una gara di infermità e malformazioni. Per un posto di assessore comunale a Camigliatello Silano sarà d'obbligo quantomeno una rettocolite ulcerosa. A parità di malattia, vince chi ha più otturazioni ai denti.

giovedì 23 novembre 2006

Giorgio Armani sto arrivando!

È ufficiale. Anch'io posso fare il fotomodello. Oggi percorrevo il marciapiede come fosse una passerella, una signora mi ha fermato per sapere se il 490 passava in via Veneto, ma glielo leggevo negli occhi che in realtà voleva un autografo.

Il gas delle marmitte, le cacche dei piccioni, l'alito da urlo di un pendolare, tutto mi appariva sotto la luce scintillante del mio nuovo mondo.

Merito di un video inquietante e consolatorio, segnalatomi da una frequentatrice di questo blog. È tratto dalla campagna pubblicitaria di Dove e ci lancia un messaggio meraviglioso: un futuro da divi è a portata di tutti!

Voglio partorire una marionetta

Ormai ai bambini si danno psicofarmaci come fossero pop-corn. Negli Usa, dove i bimbi sedati con le medicine sono 11 milioni, c'è uno slogan che dice "So much easier than parenting", tanto più facile che fare i genitori.

In Italia i bambini "dopati" sono in notevole aumento. Se tuo figlio è vivace, giù con la pillola. Se ha difficoltà di apprendimento o di integrazione sociale, pillola pillola pillola.

La figata è che mentre riduciamo i bimbi allo status di marionette, diamo sempre più vita alle bambole: parlano, cantano, vomitano, se la fanno addosso. Tempo fa ho visto una signora all'ipermercato Panorama che si lamentava perché la bambola che aveva comprato non piangeva.

Stiamo per arrivare al punto in cui i bambolotti saranno più vivaci e rompicoglioni dei nostri figli. Per accelerare questo processo io ai bimbi darei il primo psicofarmaco in sala parto: "Che minchia urli appena nato! Beccati il pillolone!"

Ve lo ricordate il Papa Buono? Me lo immagino oggi dalla finestra: "Tornando a casa troverete i bambini. Date loro una pillola e dite: questa è la pillola del Papa. Troverete forse qualche lacrima da asciugare".

martedì 21 novembre 2006

Un libro per Natale

Niyazov
Voglio consigliarvi un libro da regalare a Natale: Ruhnama (letteralmente "Libro dell’anima").

È uno dei libri più deliranti del pianeta, scritto da Separmurat Niyazov, gran dittatore, ing. dott. cav. figl di putt che domina incontrastato sul Turkmenistan.


Ruhnama è un mattone di 400 pagine che contiene il pensiero filosofico di Niyazov e che rappresenta l'epica del popolo turkmeno. Al confronto Omero è una pippa.

Soprattutto in Turkmenistan è l'unico libro - l'unico - su cui si possa studiare. Alunni e impiegati pubblici devono saperlo a memoria, ripeterlo e impararlo ben oltre il livello di sopportazione umana.

Ruhnama compare ovunque, invade le moschee, le librerie, viene letto prima dei telegiornali, la sua conoscenza è richiesta ai colloqui di lavoro e agli esami della patente. Credetemi, per l'Occidente può essere una entusiasmante novità editoriale.

So che a questo punto siete attratti in modo irresistibile e allora se avete fegato provate a leggerlo su
www.rukhnama.com. Potete anche ordinarlo a prezzo di 48 dollari. Dopodiché fate l'eccitante test del perfetto Turkmeno: www.ruhnama.com/rukhnama/id29.htm

lunedì 20 novembre 2006

Scatto di nervi

La petizione contro i costi di ricarica dei cellulari sta andando a gonfie vele tant'è che anche l'Antitrust e l'Authority per le comunicazioni hanno balbettato che co-co-così no-no-non va.

Ma oggi voglio parlare dello scatto alla risposta. Come non c'è motivo di mettere i corn flakes nel ragù, così non c'è ragione per doversi sorbire questa furbata senza almeno incazzarsi un po'. Io ti pago la telefonata a consumo, dal fisso o dal mobile? E allora che c'azzecca lo scatto?

Pensiamo a un mondo basato sullo scatto: accendo la luce in bagno e zac!, lo scatto all'accensione. Piuttosto mi avventuro al buio e speriamo di non sbagliare! Salgo sul tram e zac!, lo scatto per l'ingresso. Compro due etti di prosciutto e zac! zac!, lo scatto alla bilancia.

Sarebbe pericolosissimo anche chiacchierare. L'umanità si ridurrebbe ad eliminare ogni forma di tono interrogativo per il terrore dello scatto alla risposta. Se incontri un amico non gli dici più "Come va?", ma con voce imperativa "Dammi conferma che stai bene!"

E mica è finita. Se cade la linea devi richiamare e pagare un altro scatto a causa di un disservizio del gestore. Sopraffino! È come andare dal barbiere: se mi rade alla perfezione gli pago la tariffa normale, se mi sfregia gli do 15 centesimi in più.

venerdì 17 novembre 2006

Scafista salvami tu

Siamo spacciati. Andiamo inesorabilmente verso l'immobilità coatta:
  • Trenitalia sta fallendo ad alta velocità
  • Autostrade non riesce a farci muovere da nord a sud
  • Alitalia più vola e più perde soldi: pura mostruosità. Presto la vedremo sotto spirito all'università vicino alle teste con tre occhi
Ci restano il mare e i fiumi. Dopo anni di reciproche incomprensioni dovremo rivalutare gli scafisti e ammettere che - loro sì - sono una sicurezza. Veloci, puntuali, con mezzi all'avanguardia sia per il traffico passeggeri che per le merci. E mai uno sciopero.

Già me li vedo sbigottiti quando andremo loro incontro con il pollice alzato per risalire il Po a bordo di un gommone biturbo.

mercoledì 15 novembre 2006

Sesso calcolato


C'è poco da fare, l'Italia non sa tenersi i suoi talenti. Ma come si fa, dico, a sospendere una prof di 33 anni perché in aula interagiva seminuda con cinque alunni adolescenti anch'essi mezzi svestiti?!

Anzitutto l'episodio è avvenuto in piena terra celodurista - una scuola media di Nova Milanese - e quindi andrebbe a fagiolo con il verbo leghista.

Ma qui si sta ignorando la valenza pratica della scuola, l'insegnamento come palestra di vita. Cos'altro faceva la prof di matematica se non esemplificare ai ragazzi le curve algebriche e i vari tipi di triangolo?

Chi adesso vuole radiarla si faccia un esame di coscienza e pensi a quanto sia ammirevole insegnare le applicazioni della matematica: calcolare dal vivo un coefficiente angolare, tentare una rototraslazione, finanche illustrare la geniale spirale di Archimede.

E chi grida allo scandalo perché alcuni dei ragazzi avevano i pantaloni calati dovrebbe sapere che era solo per confrontare le grandezze vettoriali e adeguare l'intera scena ai princìpi della geometria euclidea.

E poi dicono che i migliori se ne vanno all'estero!

martedì 14 novembre 2006

Non (tra)lascio, raddoppio

Il governo ha deciso di raddoppiare la quantità di droghe leggere che è possibile possedere senza essere arrestati. Considero semplice e geniale l'idea di affrontare i piccoli e grandi problemi dell'esistenza con l'innovativa tecnica del raddoppio. Prossimamente dovremo quindi attenderci alcune novità:
  • verrà raddoppiato il grado di insulsaggine della tv, così i Fichi d'India possono rientrare nel giro
  • verranno raddoppiate le pagine dei libri di Baricco, così forse c'è un motivo per comprarli
  • verrà raddoppiato il livello di intelligenza delle bombe, così invece di esplodere vanno a Genius
  • verranno raddoppiati i paletti dello slalom, e che Rocca s'arrangi!
  • in caso di gol della Juve, le verrà automaticamente garantito il raddoppio (qui il margine di novità è minimo)
  • anche il monolito di Kubrick dovrà rassegnarsi ad avere un doppione

Little Boy sta bene al sole

Se il posto in cui vivete ha un bel clima non ve ne vantate troppo. Una recente puntata di "Correva l'anno" raccontava del 6 agosto 1945. Truman ha appena autorizzato l'Enola Gay a sganciare l'atomica sul Giappone.

L'equipaggio decolla con una quaterna di nomi - Kokura, Nagasaki, Yokohama, Hiroshima - e con un ordine: la città su cui lanciare la bomba sarà scelta in volo, in base alle condizioni meteo.

Il B-29 passa su Kokura: coperto. Nagasaki: coperto. Yokohama: coperto. Hiroshima: quasi sereno, visibilità dieci miglia. E il portellone si apre.

lunedì 13 novembre 2006

Errare è disumano

L'altro giorno a Beit Hanun 18 palestinesi sono morti sotto il fuoco dell'esercito israeliano. Il premier Olmert ha spiegato che si è trattato di un errore tecnico dell'artiglieria. Sulla stessa falsa riga suggerisco qualche giustificazione per chi dovesse compiere atti criminali:

decapitazione
errore di comunicazione: gli avevo detto "recapitare, recapitare"!

bomba atomica
errore di magazzino: nell'involucro doveva esserci un carico di legumi per i profughi del Darfur

dirottamento aereo
scambio di persona: ero convinto di essere entrato nella toilette sicché ho tramortito quei due guardoni pervertiti in divisa

tortura
guasto strumentale: il trapano è inspiegabilmente impazzito mentre pulivo un premolare al prigioniero

invasione di uno stato sovrano
guasto meccanico: le pasticche dei freni dei carri armati hanno smesso di funzionare

Pulvis es et in pulverem reverteris

Mentre vedevo sfilare i precari contro la Finanziaria pensavo al beffardo cerchio vitale del lavoratore:
  • quando sei disoccupato vuoi un lavoro, anche precario
  • quando sei precario vuoi un lavoro stabile
  • quando sei stabile vuoi metterti in proprio per liberarti dalla schiavitù del capo e della timbratura
  • quando lavori in proprio vuoi fare abbastanza soldi e tornare finalmente disoccupato per goderti la vita

80 voglia di...

Alle soglie degli 80 anni, Gina Lollobrigida vuole sposarsi con l'imprenditore spagnolo Javier Rigau, che ha 34 anni meno di lei.

Tra tutti i commenti vince la Palma d'Oro quello di Amanda Lear: "D'accordo, stanno bene insieme, ma non capisco perché debbano sposarsi. Forse lei è incinta".