Cento di questi giorni |
Sembrava che Enrico Letta fosse diventato il boia del Partito democratico. Cancellare i rimborsi ai partiti e sostituirli con un sistema di finanziamento basato sulle contribuzioni volontarie significava mandare per strada quasi 200 dipendenti del PD.
Apriti cielo: in un colpo solo crei 180 disoccupati e calpesti i pochi italiani che hanno ancora un motivo per votare i Dem. Cassa integrazione, contratti di solidarietà, lo spettro del licenziamento: gli stipendiati democratici sudavano freddo e già stavano scegliendo il tetto più bello di Roma, tipo roof garden extralusso con piscina e lunch buffet, per accamparsi lassù in segno di protesta.
Poi l'illuminazione! Ma cosa cacchio c'entra il PD con i partiti? Mica il Consiglio dei ministri ha abolito il finanziamento pubblico ai Guazzabugli o alle Accozzaglie?
E allora dorma sonni tranquilli la forza lavoro del Partito democratico. L'obiettivo così tenacemente perseguito in questi anni, cioè trasformare il PD in un organismo informe senza capo né coda, era in realtà una grandiosa strategia per schivare la mannaia della legge.
Onore e merito alla lungimirante vision dei suoi dirigenti.
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