domenica 3 giugno 2007

L’Italia è una Repubblica fondata sulla famiglia splatter

Gran lavoro in Parlamento per cambiare la Costituzione e il codice civile laddove parlano della famiglia. Gli ultimi avvenimenti dimostrano che invece di farsi una famiglia, gli italiani preferiscono sterminarla, sicché ecco spiegato il bizzarro fenomeno per cui l’indice di natalità aumenta, ma la popolazione non cresce.

Ad ogni modo la legge deve dimostrarsi al passo coi tempi e recepire i mutamenti della società. L’uccisione della propria moglie, con figlio in grembo, dovrà in futuro avvenire secondo precise regole d’ingaggio e previe le necessarie autorizzazioni.

L’articolo del codice civile secondo cui “con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri” verrà esteso anche ai casi di violenza casalinga e di furia omicida, sia essa improvvisata o pianificata.

Febbrili trattative tra maggioranza e opposizione puntano anche ad aggiornare l’articolo 31 della Costituzione, dove si specifica che “la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi”.

Ciò significa che per ogni nuovo nato, lo Stato fornirà alle famiglie un porto d’armi e un set di mestoli di rame. Per i nuclei monoreddito, sarà sempre a disposizione gratuitamente un agente della polizia scientifica.

Giro di vite anche sulla pedofilia. Non sarà più consentito abusare sessualmente in modo indiscriminato dei propri figli, nipoti o alunni. Gli abusi andranno consumati secondo un preciso calendario e a debita distanza di tempo, altrimenti Bruno Vespa non riesce a fagocitarli tutti, visto che adesso vogliono anche ridurgli le serate.

Centrodestra e centrosinistra, che di fronte ai grandi temi trovano sempre una provvidenziale compattezza, vogliono inserire nella prossima Finanziaria particolari bonus per chi narcotizza e violenta una bimba, filma la scena con il cellulare, la mette su YouTube, si fa difendere da Taormina e ottiene almeno due ospitate nei talk show.


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Per il momento ha già deciso il Vaticano: siamo tutti ( chi più chi meno)in .....croce.

Kaishe ha detto...

Il quadro tracciato è solo apparentemente farneticante... purtroppo la realtà supera la fantasia...

C'è da sperare che mettano mano anche agli articoli che riguardano la scuola, perchè non se ne può più di alcuni soggetti che pretendono che gli insegnanti insegnino... quando nei bagni si può fare qualcosa di molto più interessante...

Vietato Cliccare ha detto...

kaishe: a proposito di scuola, su questo blog avevo in qualche modo affrontato l'argomento.