I sexy shop falliscono, i professionisti del fetish perdono il posto, gli attrezzi del piacere sessuale urlano vendetta da quando esiste lui, il pieno sadomaso di benzina.
Vuoi mettere le stupide fruste o le banali minigonne in cuoio nero con il brivido perverso di avvicinarsi a un distributore? Lo vedi dalla statale, metti la freccia e già ti coglie un fremito peccaminoso alla vista del tabellone: il costo della benzina vola oltre 1,30 euro al litro.
Benzina verde non perché inquina meno ma perché ti lascia al verde. È proprio questo che ti stimola le zone erogene molto meglio dei vecchi e noiosi preliminari. E poi quella dicitura “prezzo consigliato” è così eccitante: sembra che nessuno ti imponga nulla, sei tu che vai liberamente incontro alla libidine.
Sul piazzale devi scegliere: ”Fai da te” o “Servito”. No, il fai da te ricorda una pratica poco onorevole e allora ti butti sul servito. Arriva il tuo dominatore in tuta d’ordinanza e mentre le palpitazioni ti vanno a mille gli sussurri con lussuria “Il pieno!”.
Non c’è stivale in latex, non c’è incatenamento o sottomissione bendata che regga il confronto con quella mano unta che apre il serbatoio e vi infila dolcemente la pistola, lasciandola per minuti a depositare il suo miracoloso propellente. Potresti impazzire a vedere quel tubo di gomma che si allunga a dismisura e che vibra sotto l’impeto voluttuoso del carburante. Dio, non ti par vero che quel prodigio sia tutto per te!
Guardi il display che segna un euro dopo l’altro, poi 10, 20, 30, fin quasi a 80 e a quel punto il tuo subbuglio ormonale ti sembra al culmine. È una libidine paradisiaca, ma ancora non ti appaga: sei determinato a varcare le frontiere dell’ebbrezza masochista e allora pensi che il dominatore in tuta d’ordinanza ti sta truffando mettendoti meno benzina di quella che appare sul display.
Non resisti, senti che il godimento sta diventando estasi ed emetti gridolini erotici davanti alla pompa. È allora che il dominatore scuote la tua carne con il colpo di grazia: due bollini, che sommati agli altri 148 fanno una superba padella antiaderente.
Le membra ti tremano di piacere e percepisci la bava che si fa strada nella tua bocca: “Sì, mi dia anche una pulita al parabrezza, oh sìììì, lentamente… e prenda questo euro di mancia”.
Riparti sgommando, ancora sconvolto dagli spasmi di piacere. È fuori discussione usare il trasporto pubblico, compiere un gesto di civiltà, rispettare l’ambiente e risparmiare soldi quando da automobilista puoi vivere l’esperienza di essere scorticato vivo con tale sadica maestria.
Improvvisamente ti coglie il panico che tutto questo possa finire da un giorno all’altro. Rabbrividisci al pensiero di tornare al distributore e trovare la benzina a un costo ragionevole.
Ma no, scioccone che non sei altro. Sai bene che se il prezzo del petrolio aumenta, le compagnie petrolifere chiedono al governo un decreto per alzare i costi alla pompa. La richiesta è rapida e il decreto pure. Se invece il prezzo del barile cala o l’euro si rafforza sul dollaro, il costo della benzina resta tale e quale a causa, dicono i petrolieri, delle tensioni geopolitiche internazionali.
Sei rincuorato. Poi ti viene in mente che per ogni centesimo di aumento del prezzo del carburante lo Stato incassa 20 milioni di tasse in più. La tua eccitazione riprende vigore e schiacci con piede virile l’acceleratore per bruciare il tuo pieno in men che non si dica e tornare nell’Eden del piacere.
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3 commenti:
Da che mondo è mondo, le pompe fanno sempre questo effetto Super.
Io riesco a raggiungere l'orgasmo solo quando sono bloccato sul raccordo e so che, oltre stare fermo come un minchione nel traffico, sto consumando della costosissima benzina.
Il parallelo è quantomai esilarante. Se non fosse che la realtà cui sottende rinfranca poco e preoccupa molto...
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