Scatto d’orgoglio degli italiani dopo la battaglia con i cinesi a Milano. Vabbè che siamo esterofili però se ce le vengono a dare di santa ragione a casa nostra, allora no.
A Milano già nel weekend centinaia di famiglie hanno cacciato di casa i domestici filippini. Per noi gli occhi a mandorla sono tutti uguali – hanno detto – e che ne sappiamo che dietro l’apparenza di un bravo stiratore di camicie non si nasconda un folle rivoluzionario che da un momento all’altro ti scatena la guerriglia in salotto?
Rivolta anche nelle scuole di salsa. Schiere di cubani, sospettati di usare il ballo per scopi sovversivi, sono stati brutalmente allontanati dal nostro paese nella convinzione che i pasitos e la rueda siano pericolosi segnali in codice per organizzare un’insurrezione di stampo castrista.
Ma il vero subbuglio patriottico è nelle strade. Gli italiani si sono messi a pulire i vetri ai semafori con il chiaro intento di gettare sul lastrico i più esperti polacchi, ai quali l’insaponatura del parabrezza serviva solo ad avvelenare gli automobilisti con letali sostanze chimiche.
Vita dura anche per i vu’ cumpra’ nordafricani, accusati non di concorrenza sleale – ché quella anzi fa comodo – ma di introdurre in Italia oggetti e capi d’abbigliamento pericolosamente anti-cristiani. Molti pakistani sono già in carcere perché tra i petali di rosa nascondevano microscopiche cimici con cui ascoltare le conversazioni casalinghe del nemico.
L’ondata sciovinista si abbatte anche sul mondo della prostituzione. Milioni di italiani riscoprono la genuinità del Made in Italy e cancellano dai loro gusti erotici le procaci nigeriane, le minorenni albanesi, i viados brasiliani, accusati di propagare malattie esotiche micidiali, capaci di ridurre in pochi anni gli italiani a minoranza etnica.
Nei cantieri non si trovano più rumeni. Mattone dopo mattone costruivano case di cui si sarebbero impadroniti dopo la ribellione di massa che ormai era pronta a scattare. E nelle campagne gli agricoltori organizzano ronde nazionaliste per scovare tutti gli africani impegnati nella raccolta degli ortaggi. Fingono di spezzarsi la schiena – accusano i contadini – ma in realtà piantano il seme della rivolta per spodestarci dalle nostre terre.
Furibonda, poi, la cacciata delle badanti e delle baby sitter peruviane, ecuadoregne, moldave e chi più ne ha più ne metta. Un esercito di mamme inferocite le accusa di plagiare i figli di pura razza italica, insegnando loro a parlare, mangiare e comportarsi da stranieri. Con un metaforico calcio del sedere le autorità hanno rispedito in patria anche i pizzaioli egiziani. L’onta di una quattro formaggi fatta da un mezzo nero che parla arabo non era più tollerabile.
Che gli italiani facciano sul serio e non accettino compromessi etnici con nessuno lo dimostra il voltafaccia di migliaia di anziani cumenda, che hanno ricondotto in Ucraina le loro stupende mogli ventenni e ora vanno a chiedere la mano alle zitelle di paese.sindaco letizia moratti rivolta cinesi milano chinatown via paolo sarpi
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13 commenti:
Più presto a dire che a fare.Comunque in Italia stanno bene tutti fuorchè......gli italiani.
Stiratrici filippine, badanti moldave, baby sitter peruviane, agricoltori sudanesi, pizzaioli egiziani, ma è ancora l'Italia questa? Gli italiani dove sono? Ah si, sono quei poliziotti che si fanno menare dai clandestini cinesi....
poveri poliziotti, eh?
i cinesi fanno tutti kung-fu. mentre gli italiani a stento conoscono la lotta greco-romana. anche se sono convinto che budspencer contro brucelee, vince a budspencer.
Bellissimo post! Ciao
Tempi duri anche per le Guardie Svizzere al Vaticano...
Temopi duri anche per il Vaticano e San Marino. Fino a prova contraria anche loro sono starnieri. Stessero attenti quando mettono piede in territorio italico...
Siamo così aperti alle diverse provenienze geografiche: di questo passo proporremo l'introduzione del cannibalismo...
E intanto il piano sovversivo degli stranieri ha prodotto i primi devastanti effetti: gli Europei di calcio del 2012 sono andati, a dispetto della candidatura forte dell'Italia, a Polonia e Ucraina.
I Nonni si sono però ribellati. Loro alle badanti extracomunitarie non rinuciano. Hanno detto che se ne fregano se sono straniere: sono le uniche che li filino un pelino. il coordinamento nazionale pantere grigie e pannoloni per la rivoluzione minaccia iniziative clamorose di protesta, come il lancio delle dentiere davanti a Palazzo Marino.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso...
E' ora di cacciarli via a calci. Abbiamo scelto di accoglierli, abbiamo scelto di dargli un lavoro, abbiamo scelto di rispettare la loro religione. E' ora di scegliere di mandarli via. Lo stato non lo fa? Cominciamo noi. Basta dargli lavoro, basta comprare le loro cose. Reagiamo quando vediamo un abuso compiuto da loro a danno di altri italiani. Basta stare a guardare. Facciamo capire che non siamo così coglioni. Gli italiani hanno della palle enormi. Basta tenerle nascoste.
V
questa gente cu ha rotto le palle fosse perme farei un olocausto io amo l italia e sono orgoglioso perche siamo iol paese piu bello del mondo infatti vengono tutti da noi occidentali perche gli stranieri specie la razza araba puzza si veste da ridicolo magari ci fosse ancora il DUX
comunqve e ora di svegliarci ho ci ritroveremo pure noi col burca in testa
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