Con un decreto d’urgenza il governo ha messo sotto scorta tutti i panettieri d’Italia. I forni sono presidiati dall’esercito, le pagnotte arrivano ai supermercati con i blindati e vengono portate al banco tra due cordoni di guardie armate. I commessi lavorano dietro un vetro antiproiettile, consegnando sfilatini solo ai clienti che mostrano un documento d’identità. Il personale del supermercato, a fine giornata, passa sotto un mollica-detector che smaschera eventuali appropriazioni indebite.
I clienti tornano immediatamente a casa per custodire il pane nell’apposita credenza blindata acquistata grazie agli incentivi statali. Lo tagliano a fette con cautela e lo mangiano senza sprecarne una briciola proprio mentre il telegiornale annuncia che la cesta di baguette ha sostituito il barile di petrolio quale indice del caro-vita.
I grandi chef rivoluzionano i menu, mandando in soffitta caviale, ostriche e faraona e preparando le loro fiabesche pietanze con pregiatissimi panini al latte, proprio quelli che si usavano per la merenda a scuola e che adesso assurgono a nuovo status symbol.
Le forze dell’ordine risolvono i rapimenti usando segretamente i filoni integrali come merce di scambio per il rilascio degli ostaggi. Chi produce pagnottelle a casa è accusato di contraffazione e imprigionato con un regime di detenzione durissimo, che ovviamente esclude la raffinata alimentazione “pane e acqua”.
Nelle videoteche va a ruba il film in cui la moglie di Fantozzi ama il fornaio Abatantuono e per questo riempie la casa di pane: un lusso sfrenato che oggi la renderebbe la donna più ricca del mondo. De Beers, dismesse le miniere, ha acquisito forni a legna e piantagioni di grano per proiettarsi nel business del terzo millennio.
E queste, cari consumatori, sono soltanto le briciole....
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9 commenti:
Ma sei un grande -_-
questa storia ricorda l'assalto al forno delle grucce. bugia. non la ricorda per niente. pero' volevo passare per uno che ne sa a pacchi. ecco.
Sono preoccupato. A casa mia si fa il pane. Un buon pane che ci costa mezzo euro al chilo. Possiamo continuare?
mnemonich: grazie, sei un pezzo di pane.
astrosio: pacchi? di farina.
tock: sovversivo piduista!
bulbo, fossi matto che giro con pacchi di farina per le vie della città... coi tempi che corrono... come giustamente fai notare... ecco.
E questo è l'inizio.
Oramai abbiamo superato il limite..
Che il governo (quale? E' lo stesso..) lo voglia o no, l'inflazione riprenderà a galoppare e se l'Europa non cambierà i parametri ci taglieranno fuori..
Oppure ci multeranno ma questo non farà che aumentare l'inflazione..
Era ora: ricordavo con nostalgia i periodi in cui (ero ancora bambino) i prezzi di un gelato potevano raddoppiare tranquillamente ogni due anni.. ^^
Pier Paolo
Mamma mia!!!
Mio figlio ha l'hobby di fare il pane in casa... non bastasse si è fatto crescere la barba e gira sempre spettinato e con la custodia della chitarra in mano... comincio a temere per la sua incolumità.
Ora non posso più fingere di non vedere: HO GENERATO UN TERRORISTA!!!
(Speriamo almeno che abbia fiuto per gli affari...)
pier paolo: noi siamo il paese Sector. No limits.
kaishe: hobby? fare il pane in casa ormai è un reato equiparato al traffico d'organi.
nessuno vuole capire che il costo di pane e pasta e' iniziato a salire da quando ci si e' interstarditi nella sperimentazione dei combustibili eco-compatibili derivati dei farinacei.
le quantita' di grano destinate alla filiera abituale sono diminuite e di pari passo sono aumentati i prezzi dei generi alimentari.
l'aumento del greggio ha fatto il resto.
perche' non si insiste sui motori elettrici od a idrogeno?
troppo facile intuirlo. gli sceicchi arabi e i magnati delle multinazionali della colza e del biodisel stanno d'accordo.
http://non solonapoli.blogspot.com
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