La ricchezza vuole i suoi simboli e il simbolo che vorrei suggerirvi è la caldarrosta. Provate a farvi un giro nel centro di Roma e capirete che una castagna - dico una - sta superando il prezzo di un Mon Cheri. Più o meno 150 grammi costano 5 euro, diecimila lire.
Cinque euro per una dozzina di castagne prese in mezzo a una strada piena di calca e smog, mica al Cavalieri Hilton. Fa più di 40 centesimi l'una!
Di questo passo le castagne saranno colte nei boschi sotto scorta armata, portate in città con i furgoni blindati e custodite nei caveau fino alla loro augusta cottura.
Con questi prezzi io posso tranquillamente presentarmi a cena da amici con un cartoccio di caldarroste invece del solito Chianti e fare la mia porca figura.
E se la turista giapponese esce da Prada con un fiabesco scialle di pashmina nepalese io alzerò orgoglioso il mio mega cartoccio da un chilo, un superlativo chilo di caldarroste per la bellezza di 20 euro!
3 commenti:
rimane sempre lo zozzone di porta maggiore
che poi, sto pensando ora... pensa a dimenticarle nel forno...
"le castagneeee!"
lo zozzone me lo lascio per le grandi occasioni, tipo ospitare un'amica piemontese altolocata che cala per la prima volta a Roma e ha bisogno di un impatto molto verace...
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