Io non sono contro gli Stati Uniti, però qui si tratta di 366 milioni di dollari che noi italiani diamo agli americani perché ci assicurino la “difesa comune” con le loro basi. Ma chi diavolo ha firmato questo accordo, Roosevelt e Macario?
Per la precisione, 3 milioni sono versati in contanti e 363 vengono concessi grazie a una serie di privilegi come affitti gratis, agevolazioni fiscali, servizi a basso costo. Porca paletta, è proprio quello che si dovrebbe offrire, nell’ordine, alle famiglie indigenti, alle imprese italiane e ai consumatori!
Non solo. Se chiude una base americana, il nostro governo deve rimborsare gli Usa per le migliorie apportate al territorio. E certo, poverini! Però quand'è che il governo italiano troverà le palle per farsi rimborsare il Cermis e Calipari?
E comunque la sola idea che un insediamento americano possa creare intorno a sé nuove infrastrutture rischia di scatenare una inedita corsa all’accaparramento delle basi.
Tanto per cominciare fioccheranno richieste dalla Calabria (“Invece di raddoppiare le basi, raddoppiate ‘sta cacchio di Salerno-Reggio!”), dal Mugello ("una base a voi, una variante di valico a noi!") e da Venezia (“Se vi diamo una base in Laguna poi ci fate il Mose?”).
Eppure sarebbe tanto semplice. Con una mossa felina il governo potrebbe spostare la base americana dritta dritta nella reggia di Caserta, che se ha sopportato Guerre Stellari, Mission Impossible 3 e il summit del centrosinistra può benissimo ospitare qualche migliaio di militari.
In un sol colpo Vicenza sarebbe salva e i marines avrebbero una base extralusso, con i letti a baldacchino al posto delle brandine e con un parco da paura. E che non ci vengano a chiedere soldi pure lì!
5 commenti:
temo siano strascichi e clausole del piano Marshal.....
questo confermerebbe la sensazione che con gli Usa l'Italia ha acceso un mutuo a vita.
davvero?
cazzo, io sapevo che i soldi ce li mettevano loro..
evidentemente sapevo male!
ciao,
si deve sapere che oggi, 23 gennaio 2007, è arrivata in italia, precisamente a Palermo, un'altra "base statunitense":
il Bataan expeditionary strike group (Esg).
Si tratta di un gruppo navale di attacco la cui capacità offensiva è maggiore di quella della Squadra di combattimento di stanza a Vicenza.
Ma siamo in Italia, la nostra nazione, o siamo in America?
accidenti, il sindacato degli scafisti sarà furioso! :-)
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