Proverò a spiegare, tra il serio e il faceto, come Roma stia gettando la spugna in fatto di trasporto pubblico e privato. Chiunque viva nella Capitale sa che muoversi con i mezzi pubblici o mettersi alla guida di un’auto richiede un preventivo segno della croce perché davvero non puoi indovinare come e quando arriverai.
La costruzione della metropolitana B1 e della linea C, tuttora in corso, non nasconde la verità di fondo e cioè che la battaglia della mobilità è già stata persa e che si stanno cercando fantasiose soluzioni di ripiego. Come Keanu Reeves credeva di vivere in un mondo reale finché non ha preso la pillola rossa, così i romani si illudono di essere padroni dei propri spostamenti invece di prendere coscienza del loro Matrix.
Vi siete chiesti perché Roma ha una delle aree wi-fi più vaste del mondo? Visto che gli umani non riescono più a spostarsi se non a costo della salute, tanto vale dotarli di mezzi per comunicare e lavorare a distanza. Così, mentre sei ingoiato dal traffico in qualche strada del centro, apri il tuo pc portatile e intanto che arrivi puoi portarti avanti col lavoro. Questo è il Matrix Business.
Con lo stesso ragionamento, non riuscendo a districare il quotidiano ammasso di lamiere, Roma s’è inventata una radio per confortare chi passa la vita negli ingorghi (Dimensione Suono 2 anti-traffico). Musica di Fabio Concato al posto di nuove strade e parcheggi. Questo è il Matrix Pentagramma.
L’esperimento deve essere piaciuto perché è stato replicato con Roma Radio, The Tube Station (sic!), una radio che diffonde musica e notizie sulle banchine della metropolitana. Ora, in un metrò efficiente una radio non avrebbe senso perché i treni passano con una tale frequenza che non ti danno il tempo di ascoltare alcunché. A Roma no: preso atto che il passaggio dei treni è legato alle fasi lunari, tanto vale elargire un po’ di musica ai derelitti che aspettano per vagonate di minuti. Matrix Subway.
Suggerisco quindi di estendere l’idea anche ad altri campi. Che so, la sanità. Mettere un tavolo da biliardo davanti allo sportello prenotazione analisi sarebbe un bel passo in avanti. E per tutti i giovani che cercano invano un lavoro, ecco in omaggio una confezione di antidepressivi ogni tre colloqui andati male. Matrix Mutua.
A differenza della trilogia cinematografica, temo che in questo caso l’Eletto, Walter Veltroni, nulla possa di fronte all’avanzata della Matrice. A meno che non usi il telefono del suo libro per chiamare l’operatore…
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