giovedì 22 febbraio 2007

L’addio strappalacrime del governo

Ieri mi è venuto da piangere. Anzi, a un certo punto ho proprio pianto.

Ovvio che me l’aspettavo, ma non così presto.

Più volte c’erano stati segnali che potesse accadere, ma per ora li ritenevo timori infondati.

E invece mi sono ritrovato stordito, con gli occhi gonfi e le lacrime che scendevano.

Allora ho preso un antistaminico, perché era l’unico modo per fermare la dannata allergia ai pollini che, complice il caldo fuori stagione, ieri mi ha colpito con largo anticipo.

Poi ho saputo delle dimissioni di Prodi e ho pensato a quello che il governo ci lasciava in eredità.

La prima cosa che mi è venuta in mente è stato l’indulto, e l’allergia si è trasformata in nausea.



P.S. E comunque io ho sempre detto che era più bravo Giorgetto Giugiaro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti sei dimenticato delle tasse, soprattase,imposte, balzelli , accise varie ( le persone che non sono riuscite a sopravvivere ) e quant'altro. Aspettiamo il nuovo governo per sapere quanto ancora dobbiamo versare.
Io DICO che un po' di PACS tra i politici non guasterebbe.

Vietato Cliccare ha detto...

al contrario mi spiace moltissimo per le liberalizzazioni, che forse resteranno incompiute. L'unica liberalizzazione riuscita fino in fondo è quella di Previti, che invece di stare in carcere farà finta di dedicarsi ai servizi sociali, sempre prendendo il suo stipendio di parlamentare.